
A cosa, a chi e quando serve lo Psicologo e lo Psicoterapeuta?
Quando si va dallo Psicologo?
Generalmente la figura dello psicologo serve nelle fasi di passaggio, magari quando si va via di casa, alla nascita del primo figlio, per una separazione o andando in pensione. Il momento più frequente è tra l’adolescenza e la prima età adulta. Se oggi si va subito in rete quando si ha una sofferenza psicologica o un dolore fisico o un sintomo, un tempo si andava dal medico. Oggi si impugna lo smartphone e si digita qualcosa del tipo: “come curare la depressione, come combattere l’ansia, come guarire dagli attacchi di panico, sintomi del disturbo bipolare, come guarire dal disturbo ossessivo compulsivo, come eliminare l’ansia da prestazione”. La speranza è di eliminare i sintomi, proprio come si andava dal medico, mentre lo Psicologo segue i sintomi e non li manda in remissione.
Cosa è la psicoterapia?
La psicoterapia è l’intervento terapeutico che svolge esclusivamente lo Psicoterapeuta. Lo Psicologo e lo Psicoterapeuta, come vedremo a breve, non sono la stessa professione. La psicoterapia è un intervento supportivo ed profondo di ristrutturazione, di restauro o di ristoro della Personalità. Anche se gli articoli degli psicologi spesso vanno a sottolineare un superamento di blocchi e affermano che chi giunge in terapia lo fa perché è una persona bloccata che non vive una vita appagante, la Psicoterapia non sempre punta al superamento, molto più spesso punta all’accettazione. In generale la “Rete” sollecita fantasia di guarigione e di assenza di dolore e sofferenze. Niente di più sbagliato.
Quanto dura una Psicoterapia?
Un intervento di Psicoterapia parte da una consulenza di 1-4 sedute, o delle sedute in più se c’è necessità di una valutazione tramite test specifici. Durante la consulenza si valuta insieme la tipologia di intervento che può concludersi anche con la sola consulenza. A seconda del problema rilevato si propone una terapia breve strategica di stampo cognitivo-comportamentale, oppure una psicoterapia psicodinamica che può avere una durata maggiore. Si parla di percorsi che variano da 6 a 12 mesi e che, in casi specifici possono durare 1 o 3 anni. I casi in cui la durata è superiore entra nel campo un bisogno analitico più che terapeutico e la terapia può assumere carattere filosofico-esistenziale. I casi in cui la terapia è di coppia o familiare tendono ad avere una durata non superiore ai 12 mesi.
Differenze tra Psicologo, Psicoterapeuta, Psichiatra, Counsellor e Coach.
Ma prima di capire cosa sia la psicoterapia cerchiamo di capire le differenze tra queste figure professionali, cosa fanno e quando sono utili. Mi scuso per questa sezione che strizza l’occhio alla tecnica. Chi non fosse interessato potrebbe andare oltre, e passare direttamente alla “Lavatrice” del paragrafo successivo.
- Serve lo PSICOLOGO? È un laureato in psicologia che abbia sostenuto l’esame di stato e sia iscritto all’albo. Può fare consulenza e diagnosi somministrare questionari e usare le tecniche psicologiche per il supporto e il sostegno psicologico. La durata degli interventi può variare ma è per lo più medio breve. Fa diagnosi e non somministra farmaci.
- Serve lo PSICOTERAPEUTA? È uno Psicologo o un Medico che abbia fatto ulteriori 4 anni di specializzazione in psicoterapia dopo la laurea (Psicologia o medicina) ed è abilitato alla psicoterapia. Svolge sia il lavoro dello psicologo ma fa soprattutto psicoterapia. La psicoterapia è un intervento che può essere breve ma anche medio-lungo. In poche parole, la psicoterapia lavora molto sulla differenziazione tra i vissuti interni e gli eventi esterni promuovendone una sintesi. Fa diagnosi e non prescrive farmaci. In genere lavora sul verificare le necessità psicologiche sottostanti i sintomi E NON SULLA LORO REMISSIONE, I colloqui sono in genere uno a settimana. Si interfaccia spesso con lo psichiatra, specie nei casi in cui sia necessaria una terapia farmacologica.
- Serve lo PSICHIATRA? È un laureato in medicina che abbia una specializzazione in psichiatria. La specializzazione in psichiatria da anche il titolo di psicoterapeuta anche se non ha svolto una scuola specifica di psicoterapia. Prescrive farmaci. In genere lavora sulla remissione dei sintomi, sulla loro eliminazione attraverso farmaci e a volte con psicoterapia. Generalmente effettua un colloqui a distanza di un mese o un mese e mezzo. Spesso collabora con lo psicoterapeuta lasciando a lui la psicoterapia.
- Serve Il COUNSELLOR o counselor? Non è necessariamente laureato ma ha svolto una formazione specifica di uno o due anni in counselling. Il counselling si occupa, attraverso colloqui specifici, di sostenere il raggiungimento dei propri obiettivi nell’ottica di renderli coerenti con i propri bisogni. Non si occupa di diagnosi e di strutture emotive interne. L’intervento è di circa tre mesi. non prescrive farmaci è più direttivo,.aiuta le persone a migliorare le relazioni con sé stesse e con l’ambiente circostante, accompagnandole in un percorso di consapevolezza, crescita e cambiamento. Non ha esperienza nel differenziare la dimensione intrapsichica e quella extrapsichica.
- Serve Il COACH? Ha una formazione che non prevede necessariamente una laurea, può essere di uno, due anni o più. Il suo intervento è strettamente legato alla pianificazione degli obiettivi e al loro raggiungimento; procede al bilancio delle proprie competenze, alla pianificazione dell’acquisizione di nuove competenze con lo scopo di migliorare le prestazioni professionali e personali mediante la valorizzazione e il potenziamento delle sue risorse, capacità personali e competenze. La durata degli incontri non supera in genere il numero di sei ma può anche diventare un private coaching. Spesso è presente all’interno delle imprese e delle aziende per ottimizzarne la produttività e la qualità del lavoro in team. Non fa diagnosi, non prescrive farmaci ne si occupa di strutture psichiche interne. E’ più prescrittivo e direttivo. Non ha esperienza nel differenziare la dimensione intrapsichica e quella extrapsichica.
A cosa serve la psicoterapia…
Per capire a cosa serve lo psicoterapeuta vi invito a seguirmi in una metafora: Facciamo finta di andare in un centro commerciale a acquistare un elettrodomestico. Ad esempio una lavatrice. Sappiamo che avremo una garanzia di circa due anni e per questo quando avrà il primo difetto importante la porteremo in assistenza per farla riparare. I centri assistenza avranno tutti i loro cavilli, ma alla fine ce la restituiranno funzionante. Se poi, una volta giunti a casa, il problema si ripresenta torneremo in assistenza indignati e intimeremo di provvedere, pena l’obbligo di fornirci un elettrodomestico nuovo di pacca.
Trattiamo spesso la psiche come un elettrodomestico.
Ci aspettiamo che il nostro mondo emotivo funzioni a dovere e provveda a farci vivere senza dubbi, sofferenze, incertezze. Insomma senza quelli che comunemente chiamiamo difetti dell’animo umano. A quel punto giungiamo in psicoterapia e chiediamo allo psicoterapeuta di aggiustarci, di eliminare quel problema e farci tornare come nuovi. Soprattutto se siamo in garanzia dato che, in vecchiaia, accettiamo meglio i malanni di stagione. La psicoterapia non è un Centro assistenza, e quando si arriva dallo psicoterapeuta costui ci comunica placidamente che non ci possiamo aspettare di essere aggiustati o sostituiti. Piuttosto dobbiamo imparare a funzionare con i nostri difetti. Anzi mettere i difetti al centro perché il resto di noi, che è funzionante, vi si adatti per andare avanti.
A cosa serve lo Psicologo? CONCLUSIONE
Se la psiche fosse una lavatrice e se la psicoterapia fosse un centro assistenza per la lavatrice, è come se ci dicessero qualcosa del tipo: “Guardi non posso fare nulla, l’asse del motore si è storto, quindi dovrebbe evitare di mandare la centrifuga al massimo, di caricare troppo il cestello, e dovrebbe lavare il cassettino dei saponi. Se i panni sono molti, cerchi di lavarne a mano almeno la metà”.
SERVE GUARIRE? Mi sembra evidente che lo psicologo e la psicoterapia servono non a guarire. La parola guarire significa impedire. Impedire che qualcosa avvenga o esista. Impedire che il difetto sopravviva. La psicoterapia è proprio al servizio del difetto poiché quel difetto è ciò che siamo, e ogni volta che cerchiamo di aggiustarci stiamo cercando di non essere noi.
Chi si rivolge allo psicoterapeuta vuole quindi trovare il modo di accogliere i suoi difetti, le sue depressioni, il suo asse storto , le sue ansie. Accogliere e servire questi difetti come se fossero dei Re. Questo perché nella stessa misura in cui ci limitano ci definiscono. Definire un limite o un confine è il modo migliore di definire un’identità.
Spesso capitano genitori che si confrontano con l’adolescenza dei figli come se li portassero in centro assistenza. Spesso abbiamo un atteggiamento simile verso noi stessi. Combattiamo i difetti, Anche le coppie giungono con questa aspettativa mentre anche la psicoterapia di coppia non serve necessariamente a riparare la coppia ma a farla vivere con quello che non funziona. Pagare un tariffario spesso corrisponde a chiedere rimedi. Un buono psicoterapeuta ne fornisce ma non alla “lavatrice” rotta ma a chi la usa.
Sullo stesso argomento, leggi l’articolo “Le qualità di un bravo psicoterapeuta” sul sito L’anima fa arte e guarda il video “A cosa serve la psicoterapia? Come, quando, chi…”
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