Attacchi di panico

Attacchi di Panico: il grande Dio Pan, il Saggio, è risorto!

In questa sede ci preme sottolineare come il Panico, che oggi colpisce una percentuale molto elevata della popolazione occidentale, sia meglio spiegabile se assumiamo l’inesistenza dell’Inconscio o meglio lo assimiliamo alla fredda MLT.

L’attacco di panico è la manifestazione della continua attività neuronale tesa al mettere insieme i tasselli che si manifestano in sequenza alla nostra coscienza. Quando la coscienza attraverso un’attività speculativa, terapeutica o di ricerca, ha ordinatamente ammesso uno alla volta questi tasselli, allora potremmo intuire l’intero quadro.

Eureka! Questa è la base delle grandi intuizioni e invenzioni di sempre e degli attacchi di panico.

Me li figuro i vari Da Vinci, Newton, Einstein presi dal panico quando hanno fatto le loro scoperte. Quelle scoperte oltre a essere a servizio del mondo, erano la manifestazione del percorso individuativo dei loro padri inventori. Il panico compare così come la grande intuizione che ci fa intravedere tutto il nostro processo individuativo, che ci consente di generare una teoria o una formula su come procederà la nostra vita. Ma la conoscenza non è per tutti, ma solo per chi sa sostenere il panico figlio di Ermes ossia della capacità di far comunicare gli dei, ossia tutte le nostre parti psichiche. Solo alcuni riescono a sostenere la visione del dio pan senza ricorrere ai farmaci, altri si sedano perché il Tutto non può essere contenuto dalla materia. L’annuncio di Plutarco, ci suggerisce Hillman[1], rispetto alla morte del dio Pan, è da considerare come la perdita dell’animismo, o meglio della capacità di sopravvivere dell’immaginale.

[1] Cfr. Hillman, J., 1972: Saggio su Pan. Adelphi, Milano, 1977.

Dott. Luca Urbano Blasetti

Psicologo Psicoterapeuta

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