Sognare un gatto: cosa significa?
Bestiario Onirico
Siamo sempre più stanchi di leggere in rete risposte così poco utili sul tema dei sogni e sul signifciato dei gatti nel sogno, che mi sembra giunto il momento di prendersi due minuti in più del solito. Se te li concederai ti darò risposte tecniche sul significato del gatto nei sogni, quelle che ti permetteranno di avere un quadro chiaro
Il linguaggio dei sogni: Immagini al posto di parole
Una breve premessa è necessaria per dire che la psiche non possiede strumenti come il linguaggio. Non ha codici e decodifiche. Semplicemente usa le immagini e queste sono il suo alfabeto. Dunque ogni immagine del sogno è la manifestazione di una porzione della psiche del sognatore. Un bisogno, una motivazione, una emozione o un comportamento, nella psiche diventano semplicemente immagini.
La trama del sogno ci informa, dunque, su come le immagini, e quindi bisogni, emozioni, motivazioni e comportamenti, siano in relazione e in comunicazione tra loro. O magari ci informa su come sia assente questa comunicazione.
Sognare animali e sognare un gatto.
Gli animali sono immagini molto frequenti nei sogni perché sono molto adatte all’espressione della psiche. Portano con se un bisogno tipico, una condotta tipica, una emozione tipica.
Tutti aspetti che il sognatore metterà in opera. Inoltre sono simboli che si sono sedimentati nei secoli e portano con se tutti quei sedimenti. Infine hanno il loro aspetto evolutivo e portano con se tutta la loro storia evolutiva. Tutti questi elementi suggeriranno al sognatore il suo stadio evolutivo, i suoi bisogni e sentimenti e come agirli dentro di se e nel mondo intorno a se. Ma per approfondire ti invito a cliccare l’articolo qui sotto.
Clicca qui se vuoi leggere l’articolo: Animali nei sogni: cosa ci vogliono dire
Il gatto nei sogni
Arriviamo a lui, sua maestà “Il Gatto”. Sognare un gatto è piuttosto frequente e sarebbe il caso di passare in rassegna i vari ambiti in cui possiamo raccogliere informazioni su di lui cercando di mettere insieme il senso del significato che ha nel sogno. Partendo sempre dall’idea che il gatto sarà la manifestazione di una nostra funzione psicologica o di una nostra emozione che si sta palesando, scoprire il senso del gatto nella mitologia, nella etologia, nei bestiari medievali, nelle credenze popolari, nelle fiabe o nelle allergie ai suoi peli, ci permetterà di comprendere molto su noi stessi.
Il gatto nella mitologia egizia
Partirei dall’Egitto, anche perchè per gli egizi lui, il gatto, era sacro, veniva mummificato col Faraone. Questo avveniva perchè era un animale sacro alla dea Bastet equesta dea potrbbe essere parificata alla nostra Cerere romana o alla Demetra greca. Queste dee sono dee madri che nutrono, partoriscono e proteggono. Se queste dee si adirano non cresce più il grano, non ci si prende più cura degli infanti.
Insomma Il gatto costituisce un protettore del focolare, è un estensione del materno nella cultura egizia. Questa estensione la troviamo in una strana abitudine di questo popolo. In caso di incendio della casa, la cultura egizia prevede di mettersi intorno al gatto per evitare che sgusci e si getti nelle fiamme. Una sorta di supremo atto di sacrificio verso il focolare. Non sono un egittologo ma probabilmente accadde che un gatto si gettò tra le fiamme poiché aveva i gatti appena nati da salvare in qualche anfratto della casa. Insomma, di nuovo una riedizione della protezione del materno.
Nonostante in questa cultura vi siano ulteriori declinazioni del gatto in Egitto, ad esempio come protezione dei morti nell’aldilà (vedi il Libro dei morti), oppure come incarnazione di Ra e del Sole, sembra che la sua funzione materna prevalga e la possiamo immaginare come precorritrice della leonessa, ossia della feroce e potente difesa dei cuccioli. In questo senso il gatto protegge tutte le nuove emozioni che proviamo. Il gatto protegge i bisogni nascenti, quelli che, ad esempio, potrebbero emergere nel passaggio da una fase di vita all’altra.
Il Gatto nella mitologia greca
In grecia non era molto amato. Era animale sacro ad Artemide, anzi sembra che la dea si mostrasse proprio nelle sembianze di gatto. Sembrerebbe che il Gatto e Artemide incarnino le capacità di caccia, la competenza felina nel prendere le prede. In questo senso il gatto che giunge in sogno è la prova del fatto che si sia attivata una funzione psichica destinata alla caccia, che si sia diventati competenti nel catturare i nostri bisogni, i nostri istinti e le nostre immagini. Ma Tanto per non perdere il filo tra Grecia ed Egitto, ricordiamo che Artemide è dea protettrice delle puerpere, delle donne gravide , delle partorienti. Sembra presieda dunque all’incipit del materno, sembra non tanto essere materna, quanto protettrice della funzione materna. Insomma una certa continuità con quanto detto su Bastet.
Infedele come un gatto: l’opportunismo fonte di autonomia.
Avevamo scritto sui cani (Clicca qui se vuoi leggere: Sognare un cane: cosa significa?) Avevamo parlato della loro fedeltà, quindi ora parleremo dell’infedeltà del gatto, del suo opportunismo. Il gatto che fa le fusa le fa seducendoci. Le fusa del gatto ci conducono dove siamo meno potenti (Questo è il significato del termine “seduzione”). Le fusa ci fanno abbassare tutte le difese e ci fanno agire, come sotto ipnosi, sotto le sue indicazioni. Eccoci alzarci, aprire la porta, dare da mangiare, mettere la coperta, spegnere la tv. Il gatto ci comanda a bacchetta e, quando non ha più bisogno di noi, ci molla lì, ci pianta in asso. Eccoci orfani di gatto a chiamarlo, a dire “vieni qui”, a fare gesti con le mani, quelli che mutuiamo dai cani. Ma loro, i nostri amati gatti… nulla! Il gatto è sempre il simbolo della autonomia, della infedeltà a noi, dell’opportunismo truffaldino. Se sogniamo un gatto anche l’immaginario di autonomia e opportunismo fanno capolino. E se questo modo di fare da una parte ci da fastidio, dall’altra, dobbiamo ricordarlo, è simbolo di mercurialità!
Il gatto si mette gli stivali e diventa Mercurio (Hermes)
Nelle fiabe ritroviamo il gatto che diventa la manifestazione per eccellenza di quella capacità truffaldina del dio Mercurio, quella di addormentare e risvegliare, del fare il messaggero degli dei, quella che si fonda sull’astuzia con cui si ottiene ciò che si vuole. Mercurio è il dio che protegge i ladri, presiede la furbizia, fonda l’assetto strumentale. Queste competenze e capacità sono da sempre ritenute meschine, ma sono essenziali per la nostra vita psichica. Il gatto allora smitizza l’altruismo, lo priva di quell’aura di bellezza e ne evidenzia il carattere strumentale. Per il gatto l’altruismo è solo uno dei tanti modi per ottenere ciò che si vuole e, per contro, l’egoismo è la forma più alta di autentico altruismo, ossia quello di farsi i fatti propri senza, per questo, pretendere ringraziamenti. Ma il gatto è ermetico an che nel senso che, se giunge in sogno, significa che siamo in grado di mettere in comunicazione tutti i nostri bisogni e le nostre emozioni. Così come il dio Mercurio, con i talari ai piedi, svolazzava qua e là per portare le informazione a tutti gli déi, similmente il gatto, fa la stessa operazione con bisogni ed emozioni dell’anima… che poi gli dèi non sono nient’altro che proprio la “personizzazione” di queste. Allora se il gatto ci viene a trovare, significa che siamo in grado di agire considerandole tutte e, in questa modalità, capaci di conquistare la nostra autonomia, quella necessaria per individuarci.
Questa autonomia deve rivalutare l’egoismo liberandolo dal suo carattere peccaminoso per restituirgli la sua funzione evolutiva.
Il gatto e le streghe nei bestiari medievali
Il gatto nei bestiari del medioevo viene visto come l’animale che ha facoltà di negromante e stregone. Prevede il futuro, tace finge anticipa le disgrazie. Infine è ipocrita. Così ci riporta Michel Patoreau (Clicca qui per vedere I Bestiari del medioevo). La capacità di vedere di notte lo inquadra come infernale tra le fiere. La caratterizzazione malefica e diabolica, che lo vede compagno delle streghe, è ciò che più di tutto viene sottolineato nei bestiari. Una specie di stregone e sciamano che ha il privilegio del contatto con gli inferi.
Ma qui dobbiamo fare attenzione… il diavolo, il dia-Ballein è la funzione che separa, che trasforma. E la strega, invece, è il femminile che non si assoggetta alla determinazione fallica, ossia è la funzione sentimento nella sua autonomia. In questo senso dunque, il gatto altro non è, una volta giunto in sogno, se non l’attivazione della funzione sentimento e di quella diabolica della separazione. Se lo abbiamo sognato significa che siamo pronti ad affidarci alle nostre emozioni piuttosto che obbligarle e razionalizarle. Significa anche che siamo anche pronti a separarci dai soliti punti di vista accoglinedo forme nuove di stare nel mondo.
Anche i bestiari non mancano di riprendere la funzione materna ma più che altro ne sottolineano la pulizia. Il vero cambiamento nei bestiari, quello che ha spinto chi li scriveva a sottolineare le caratteristiche buone, è legato alla pandemia e alle epidemie. Infatti, essendo esse portate dai topi, i gatti divennero salvatori da coloro che portano la morte. Quindi se sogni un gatto stai sollevandoti dai rodimenti dell’anima che rischiano di avvelenarti.
Un MANUALE sui SOGNI e sulla Psicanalisi: Sotto la Barba.
Il romanzo psicanalitico che vale come un manuale per terapeuti e non
Sintesi Gatti allergie
E se sei allergico ai gatti? Allora sarà il caso che la mercurialità, l’opportunismo, l’astuzia, la cura materna, la capacità di sublimazione, la capacità di adattamento, di seduzione, di ipnosi, così come la capacità di essere in contatto con le proprie parti infere, è il caso che tutte queste funzioni psichiche trovino subito una palestra in cui crescere. Sognare Un gatto, dunque, significa che, finalmente, ci si sta concedendo di abbandonare i moralismi, il politically correct, tutto per accogliere l’astuzia, l’opportunismo, la seduzione e la capacità di comunicazione come strumenti utili da un punto di vista evolutivo e individuativo.
Si smette di cercare di essere buoni e amabili perchè si intuisce che il modo più materno di stare con se stessi è quello in cui ci si accoglie anche, e soprattutto, nelle proprie dimensioni arriviste, bisognose e strumentali. Anche per questo il gatto è silenzioso e non lo sentiamo arrivare, se si facesse sentire lo scacceremmo. In questo senso i gatti sono compagni dei cani e non i nemici giurati. Cane e gatto sono la complementare manifestazione di funzioni essenziali per la salute psicologica. In questa direzione il contatto con gli inferi, ossia con le parti psichiche più remote, è garantito. Insomma diventiamo desiderabili come un gatto se la finiamo di cercare di essere socialmente desiderabili.
Clicca qui se vuoi leggere sognare-un-cane-cosa-sign
Clicca qui se vuoi leggere “SOGNARE UN SERPENTE, COSA SIGNIFICA” del Bestiario Onirico