Attenzione alle offerte terapeutiche
OK! Vi spiego i motivi per cui non andare in terapia in tempi di Virus
#Confessionidiunopsicoterapeuta
“La parola greca “therapeia” rimanda all’idea dell’accudire.Deriva dalla radice “dher” che significa “portare sostenere, reggere” e si ricollega al sanscrito “dharma”, “abitudine, tradizione” intese come “ciò che è portatore”.Il terapeuta è dunque colui che porta e che accudisce, come fa il servitore (in greco: therapeutes, therapon, theraps).E’ inoltre colui al quale appoggiarsi, aggrapparsi, chiedere sostegno, giacchè “dher” è anche la radice di “thronos” (trono, seggio,sedia)… ma anche l’analizzando ha la sua sedia… la dipendenza è reciproca…Lo psicoterapeuta è, insomma, letteralmente il “servitore dell’anima”.(J. Hillman, “Il suicidio e l’anima”)
Insomma ve lo confesso… se siete in difficoltà per la quarantena, se non riuscite a gestire i rapporti di coppia, i figli, la clausura non chiedete agli psicologi perchè, loro, gli psicologi, sono nelle vostre identiche difficoltà. Anzi iniziate a pensare che aguzzandovi nell’ingegno potreste avere idee che gli psicologi non avrebbero. Noi, gli psicologi, abbiamo quella che chiamiamo “ferita narcisistica” e cerchiamo di dispensare pensieri con l’unico obiettivo di sentirci visti (come me in questo post). La psicologia cura, ma la psicologia deve essere curata dal suo intrinseco narcisismo. Eccoli dunque, schiere di esperti della psiche che dispensano consigli in tempi di corona. Riorganizzare ritmicamente la giornata, gestire gli spazi, stare nel qui e ora… insomma la solita fiera dell’ovvio che in genere fa vibrare le corde vocali di noi che andiamo in rete, in onda o in alto mare e non avvistiamo Terra! da un po’. Ognuno è in grado di immaginare, è una dotazione di base, e quindi ognuno può trovare il modo di gestire la sua clausura. Si perchè, sia chiaro, la terapia non ha come scopo organizzare per procura, piuttosto ha come obiettivo ri-inizializzare l’immaginazione attraverso la condivisione emotiva. Dunque non chiedete agli psicologi, non iniziate una terapia per questo. Continuate a fare pane, stuccare muri, leggere, istagrammare, cantare e tutto ciò che verrà dopo perchè, ve lo confesso di nuovo, come in co-visione, nessuna delle terapie che stanno proseguendo o sono iniziate e sto seguendo oggi on line si sta occupando del virus, anche quando il virus ce lo ha in casa. Buona clausura.
Luca Urbano Blasetti