Letture in trasparenza: Clio La Storia è specchio di Psiche

LETTURE IN TRASPARENZA (prendetevi qualche minuto): Abbiamo già detto che Anima è un modo di vedere le cose; abbiamo già detto che chiamare il mondo la valle del fare anima consiste nel vedere Psiche ovunque poiché ogni parola, architettura, teoria, dipinto, romanzo, tecnica ecc. sono una sua proiezione; abbiamo già detto che la fisica non fa eccezione. Ora prendetevi qualche minuto per comprendere il perché anche la Storia non sia al di fuori di queste considerazioni. La Storia è proiezione di Psiche piuttosto che un racconto puntuale di fatti e realtà… ma questo forse era già in nuce in Neumann.

Quando vediamo che quattro grandi epoche storiche (antica, medievale, moderna e contemporanea) sono considerate alla base della Storiografia; quando ci accorgiamo che in quella antica ricade tutta la storia che arriva dalle origini sino ai primi 500 anni del cristianesimo e dei tentativi, più o meno riusciti, di creare prima imperi e poi monarchie; poi vediamo che il rinascimento, ossia l’inizio della Storia moderna si fa per convenzione coincidere con un viaggio attraverso l’oceano con l’intento di giungere in oriente e di ricercare l’Oro scoprendo involontariamente “L’AMERICA!!”.  Ulteriormente, poi, ci accorgiamo che l’era contemporanea si fa coincidere con la Rivoluzione Francese e con quella industriale le cui conseguenze principali furono l’abolizione della monarchia assoluta, la proclamazione della repubblica e con l’emanazione della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino.

Insomma quando leggiamo questa, seppur sommaria, ripartizione noi Psicologi Analitici abbiamo uno strano senso di Deja vu perché non vediamo Clio, la musa, la Storia. Vediamo invece Psiche che parla di se. Vediamo il quattro, la quaternità, vediamo Psiche che parla di sè alla maniera dell’alchimia che ha  quattro fasi di base che vanno dal Caos alla Nigredo, Albedo e infine Rubedo. Lo fa alla maniera dell’alchimia anche nel parlare di un viaggio attraverso l’oceano (la prima materia o, per alcuni, l’inconscio) per scoprire la terra (Il lapis) andando alla ricerca dell’Oro (L’oro alchemico). Insomma sembra che vi sia una descrizione puntuale delle fasi evolutive della Psiche nella sua totalità, ma anche una descrizione delle fasi evolutive di ogni singolo immaginario-archetipo nella psiche. Che la filogenesi riassuma l’ontogenesi , o viceversa aggiungerei, non è qui mera decorazione accademica.

Quattro fasi storiche che vanno da un Caos primordiale di indifferenziazzione (preistoria) verso una progressiva definizione di modalità di organizzazione politica e sociale che poggia su imperatori e monarchi (tentativi di reggersi con L’IO), che vede anche il passaggio dal politeismo al monoteismo, fino a giungere a quell’epoca scura, il medioevo, in cui si tenta di tenere in piedi la monarchia e il monoteismo (il monos).

Già qui intravediamo come la Psiche passa da una indifferenziazione iniziale a una graduale differenziazione degli immaginari e dei complessi e come tenti di gestirli con un Io. Qui vediamo dunque il dialogo nel Caos alchemico (contenente sia il politeismo greco-romano e quello del paganesimo, che il monos degli imperatori, dei monarchi e del cristianesimo) e poi la nigredo che è un primo tentativo di differenziazione. La nerezza del medioevo con le inquisizioni varie, con gli eretici, le streghe fin quando, attraverso la ricerca dell’Oro e il viaggio di Psiche si giunge all’Alba (albedo alchemica) del rinascimento della psiche ossia la rinascita e la visione di panorami nuovi che consentono di transitare verso il concepimento di immaginari nuovi che integrano quelli passati.

Poi si giunge alla Rubedo della Storia moderna in cui avviene il ritiro delle proiezione attraverso anche l’ammissione della plurivocità sociale e dunque della psiche. In un alternanza tra monos e polis che ci porta a forme di governo (psichico) più corali e meno mono-litiche. Certamente i colpi di coda dell’Io si sono manifestati con i totalitarismi ma certamente si è entrati, seppur faticosamente, in una nuova era.

Letta così la Storia sembra troppo conforme alle metamorfosi epocali della psiche. Dunque vogliamo qui riproporre come il leggere in trasparenza ci consenta di intravedere Psiche che si descrive in ogni materia. Lo abbiamo fatto con i teoremi della fisica e ora ci accorgiamo che possiamo concedercelo anche con la storia. E se ci concedessimo la lettura dei racconti di singoli periodi storici potremo intravedere ulteriori leggi di condotta di Psiche. Dunque siamo certi che la storia ci racconti la Realtà o forse è meglio dire che anch’essa è strumento di psiche? L a storia è uno dei suoi specchi. Un racconto al pari di quelli che faceva Freud o Jung nei loro casi clinici, un racconto al pari di quelli dei pazienti. Un racconto che più che attendibile è conforme alle forme storiche della Psiche.

Dott. Luca Urbano Blasetti

Psicologo Psicoterapeuta

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